Sketchbook olimpico Parigi 2024

Sono convinta che le cose migliori capitano per caso. Così è stato con lo Sketchbook olimpico Parigi 2024.

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Il mini album racconta attraverso le immagini i momenti e le emozioni della cerimonia di apertura dei 33-mi giochi olimpici estivi nella capitale francese.

Come si fa

Per tanti aspetti un “plein-air” davanti alla TV è abbastanza estremo. Poca superficie di appoggio, inquadratura quella “che passa il convento” della reggia, tempi limitati e nessuna possibilità di fermarsi per capire come è fatto il soggetto o semplicemente per prendere il fiato.

Inoltre, la maggior parte della cerimonia si è svolta dopo il calare del sole e lo sketching notturno è decisamente sfidante.
Nonostante ciò, restano invariati i passaggi fondamentali di urban sketching: osservazione, linea base, linea tonale e colori o semplicemente ombre.

Passo dopo passo

Paso dopo passo le pagine si sono riempite dei disegni con le linee di base sottili:

La mattina dopo ho ritoccato le bozze con le linee tonali. Qui ho messo a confronto il disegni prima e dopo il ritocco con le linee tonali.

Per poi aggiungere i colori la sera dello stesso giorno. Ecco la versione quasi completata dello sketchbook:

E’ possibile che farò ancora qualche ritocco di luci ed ombre.

Disegna con me!

Che tu sia urban sketcher abituale o muovi i tuoi primi passi nell’arte del disegno dal vero clicca qui e scegli il corso individuale che fa per te.

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100 giorni di sumi-e

Quest’anno il mio progetto è imparare le basi della pittura giapponese ad inchiostro per rendere più essenziali ed immediato i miei schizzi dal vero. Saranno quindi 100 giorni di sumi-e. Mi sono ispirata ai grandi maestri Giapponesi di calligrafia, illustrazione ed incisione.

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Alcune incisioni ed illustrazioni dei maestri giapponesi in mostra presso Promotrice delle belle arti a Torino

Pronti per 100 giorni a regola d’arte? A partire dal 18 febbraio 2024 the 100 day project invita ad esplorare i confini della propria creatività insieme ai numerosi artisti italiani ed internazionali.

Comunicazione del The 100 day project 2024

Nato nel 2008 dall’idea delle artiste statunitensi Louisa Barkalow and Ann Russ, dal 2014 il movimento si è trasformato da un fenomeno locale di Midwest ad una comunità internazionale. L’idea è semplice: scegli un progetto creativo e dedicaci almeno 15 minuti al giorno per 100 giorni. La community on line è numerosissima. Basta cercare sui social networks #The100DayProject.

Le locandine del The 100 day project degli anni passati

Primi passi

I primi esercizi. Non si può certo dire che ho la fortuna dei principianti! Nel frattempo, le gatte scendono in campo.

Ordinare le cose per ordinare le idee

Per raggiungere più ordine nella mia arte forse dovrei iniziare a mettere in ordine alcune cose del mio spazio vitale.

Mettiamo in ordine. Prima e dopo il decluttering

Progetto nel progetto

One week 100 people 2024  è stata la prima occasione per utilizzare quello che ho imparato fin ora su sumi-e. Mi sono ispirata alla pittura giapponese sumi-e ed ho cercato di applicarla al Urban sketching. Ecco cosa ne è venuto fuori.

Alcune illustrazioni dal progetto “One week 100 people” tenuto annualmente dalla società Urban sketchers

Anche a Mosca ho applicato i principi della pittura tradizionale giapponese sumi-e al urban sketching.

Anche ai paesaggi di Mosca (Russia) ho provato ad applicare il concetto di sumi-e

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Outfit per Capodanno Art2Ware

Caldo anomalo o neve, outfit per Capodanno Art2Ware sono perfetti per ogni occasione.

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Solo un mood: divertirsi a regola d’arte. Solo due tessuti: tulle e macramè. Solo tre colori: nero, rosa ed avorio per creare dare il benvenuto al nuovo anno.

Lavori in corso

Ecco alcune istantanee che raccontano il lungo percorso dalla scelta di tessuti agli abiti finiti e shooting.

4 elementi di un outfit perfetto

La collezione è basata su pochi pezzi essenziali e versatili.

Modello PT2301. Gonna 3/4 in tulle nero impreziosita con il nastro in raso in tinta

Prezzo: 100 euro

Modello PT2302.Top avorio in macramè di fattura toscana con ricamo a tema musicale tono su tono. Chiusura al collo con il nastro in tinta o bianco

Prezzo: 70 euro

Modello PT2303. Top rosa chiaro scollo a V in macramè di fattura toscana con disegno floreale ricamato tono su tono. Chiusura con il nastro di raso in tinta.

Prezzo: 80 euro

Modello PT2304. Gonna media in macramè con ricami floreali tono su tono. Chiusure con zip.

Prezzo: 100 euro.

Ecco alcuni esempi degli abbinamenti

Ora tocca a te!

Compila il form, commissiona i tuoi modelli preferiti su misura e divertiti a creare degli outfit da festa per tutta la stagione fredda… e non solo.

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Natale sta arrivando

Natale sta arrivando . Tra poco qui troverai tante idee per i regali a regola d’arte confezionati a mano.

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Per ora prepara il tuo albero con gli addobbi dipinti a mano. Clicca qui e chiedi i tuo

Ritratto sotto l’albero

Ritratto è un ottimo regalo per la famiglia, amici e persino per i tuoi amici a quattro zampe! Scegli la tecnica, misura ed inviami la foto. Al resto ci penso io. Clicca qui prenota ora.

Fino all’ultimo secondo

A corto di tempo e delle idee? Ritratto digitale è pronto in poche ore.

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Inktober 2023

Album Inktober rosso 2023

Album Inktober rosso 2023 comincia così: prendiamo lo sketchbook di inktober 2022, rovesciamolo e ricominciamo dalla copertina opposta. Una nuova lista, 31 giorni, 31 parole. E’ il mio sesto challenge. Viviamolo insieme!

In principio era la lista

Dal 2016 circa la lista ufficiale di Inktober viene pubblicata il 1 settembre di ogni anno. E’ composta da 31 parole ed è tradotta in diverse lingue. Qui le versioni della lista nelle lingue che parlo.

Cover experience

E’ vero che non bisogna giudicare il libro dalla copertina, ma questa facciata volava essere una dichiarazione degli intenti. L’illustrazione è stata eseguita con i mezzi che ho scelto quest’anno: le penne classiche con pennino in metallo e penne antiche a cartuccia con inchiostro nero, penna a sfera blu per disegno di base ed Uniposca ad acrilico bianco per le luci. In alcuni illustrazioni viene utilizzato inchiostro colorato per sottolineare dei dettagli.

Lavori in corso

Album Inktober rosso 2023. Lavoro ad una illustrazione dall’idea alla versione finale attraverso lo studio della composizione, disegno propedeutico con penna a sfera e riempimento con inchiostro.

Negli episodi precedenti…

Il nome nasce dalla crasi delle parole inglesi ink + October, e infatti si svolge a ottobre e consiste nel fare un disegno in inchiostro al giorno per un totale di 31 disegni. L’iniziativa è nata nel 2009 come sfida individuale dell’illustratore americano Jake Parker che voleva fare pratica con la tecnica dell’inchiostro e sviluppare l’abitudine di disegnare tutti i giorni. Inktober è diventato una challenge a livello mondiale con una crescente partecipazione anche in Italia. Dal 2016 circa viene pubblicata la lista ufficiale con 31 parole selezionate da Jake Parker.

Il mio primo Inktober risale al 2018. Ecco alcuni frammenti degli sketchbook realizzati nei 5 anni precedenti.

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cesenatico italy sketchbook 2023 Yulia A. Korneva

Romagna in miniature

Quest’anno ho cambiato la destinazione. Vi racconto Romagna in miniature disegnate e dipinte in un album 3×5 cm, il mio formato preferito.
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Durante il mio soggiorno ho ritratto il centro storico di Ravenna, Cervia e Cesenatico, le saline, la gente del posto e certamente le spiagge ed il mare.

Comanda color

Di 3 colori disponibili (verde, arancione e grigio) abbiamo scelto arancione grazie ai vostri contributi sui miei canali social.

Cover experience

Ecco la copertina del nuovo sketchbook nato per ritrarre paesaggi e scene di vita di Cervia e Cesenatico. Come dalla tradizione aprirà la “sfilata” un autoritratto posto all’interno della copertina.

Altri tempi, stesso posto

Ho scoperto Cervia per caso l’anno scorso a luglio, ci sono tornata questa primavera ed ho deciso di tornarci a trascorrere le vacanze estive. Sfoglia qui alcune pagine degli sketchbook precedenti di Cervia e Cesenatico.

Una nave in una conchiglia

Le conchiglie dipinte a mano hanno completato i regali d’autore in edizione limitata per i collezionisti ed amici.

lavori in corso

In spiaggia, in città ed anche alla ballera il mio piccolo sketchbook era sempre con me per reccontarvi le atmosfere e colori della riviera romagnola d’estate.

Le pagine

Ecco alcune di oltre 60 pagine dell’album creato per raccontare Romagna in miniature.

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Collezione Art2Wear Kimono edition

Idea della Collezione Art2Wear Kimono edition in seta nasce alla mostra “Le guarire del sol levante” al MAO di Torino, ultima mostra visitata prima della pandemia. L’idera era quella di prendere il taglio del kimono tradizionale giapponese e rivisitarlo con lo spirito determinato, ma flessibile del per vestire le samurai di oggi.

Quale tessuto se non la pura seta è più adatto alle forme del kimono! Stampata, dipinta a mano, trasformata in velluto cangiante o in un velo semitrasparente, con disegno geometrico, astratto o floreale ogni “personalità” di questo tessuto naturale sembra essere fatta apposta per sottolineare la decisa femminilità.

Ti è piaciuta la collezione? Commissiona su misura i tuoi oufit preferiti oppure chiedi di crearne uno apposta per te compilando questa form. Indica il codice del modello e le tue misure come altezza, circonferenza vita, bacino e torace.

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A spasso con Art2Wear Kimono edition

I ciliegi giapponesi sono in fiore! Indossa il tuo Art2Wear Kimono e vieni a passeggiare con me nel multiverso tra le sfumature rosa dei petali di sakura. Guarda il video della sfilata virtuale!

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Mostra Figure di Donne

La Mostra Figure di Donne accoglie una serie inedita dei ritratti realizzati con caffe, succhi di frutta e cioccolato.

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Le opere fanno parte del progetto “Diversamente acquerello”  dedicate alle donne che pur avendo contribuito allo sviluppo delle scienze sono rimaste sconosciute a causa delle discriminazioni del genere.

Conosciamole tutte

Arete di Cirene (vino rosso su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

Figlia di Aristippo di Cirene, che fu studente di Socrate stesso e compagno di Platone. Arete crescendo si trovò a stretto contatto con il mondo filosofico platonico. Suo padre fondò una scuola filosofica a Cirene, di cui la figlia divenne capo dopo la sua morte. Nel frattempo però viaggiò per diverse città greche, insegnando filosofia, specialmente applicata all’edonismo, e il modo di gestire le emozioni. Sappiamo che fu molto conosciuta e citata da filosofi dell’epoca, avendo scritto circa 40 libri. Si dice che abbia avuto a sua volta 110 filosofi discepoli nella vita, ma purtroppo nemmeno uno dei suoi scritti è sopravvissuto ad oggi.

Geneviève Thiroux d’Arconville (succo di mirtilli neri su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

Autrice di romanzi, traduttrice e chimica, Geneviève aveva studiato una materia che potrebbe sembrarci a dir poco inconsueta persino oggi, figuriamoci all’epoca: la putrefazione. Studiava infatti il modo in cui piante e animali iniziavano a decomporsi. Prese il suo lavoro estremamente sul serio, conducendo oltre 300 diversi esperimenti, pubblicando tutto in maniera anonima. Per 10 anni condusse una miriade di test su come poter ritardare la decomposizione del cibo, per esempio, cercando di capire quale potesse essere il modo migliore per proteggere il cibo da questo processo.

Susan Jocelyn Bell (caffe su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

L’unica del quintetto ancora in vita, l’astrofisica britannica Susan Jocelyn Bell è la scopritrice della prima pulsar. Dopo il dottorato all’Università di Cambridge, lavorò insieme all’astronomo inglese Antony Hewish alla costruzione di un radiotelescopio per lo studio dei quasar da poco scoperti. Fu ascoltando il rumore di fondo nelle registrazioni dell’osservatorio che si accorse di un segnale che pulsava regolarmente, una sorgente che sarebbe in seguito stata identificata come stella di neutroni. Il Nobel per la scoperta andò però, nel 1974, solo ad Hewish («gli studenti non vincono il Premio Nobel» avrebbe commentato con rammarico la scienziata). Il ritratto è ispirato ad una foto del  1968 davanti al Mullard Observatory (Cambridge), nell’anno della scoperta.

Rosalind Franklin (cioccolato amaro su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

La chimica e fisica britannica Rosalind Franklin, le cui ricerche furono di vitale importanza per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA. A lei si deve la messa a punto di una tecnica che utilizzava i raggi X per realizzare fotografie ad altissima definizione delle molecole viventi e non, un metodo che si rivelò di vitale importanza per gli studi sulla struttura dei singoli filamenti genetici. I dati dei suoi lavori finirono però nelle mani di James Watson e Francis Crick, scienziati di un laboratorio rivale che – sfruttando il lavoro non riconosciuto della donna – si aggiudicarono, insieme a Wilkins, ex collega della Franklin, il Nobel per la Medicina.

Lise Meitner (caffe su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

Oltre che con il sessismo, Lise Meitner, fisica austriaca di origini ebraiche, dovette combattere anche con l’antisemitismo. Conoscente di Albert Einstein e Marie Curie, lavorò per tre anni, non pagata, come assistente del fisico Max Planck e instaurò una collaborazione – che sarebbe durata 30 anni – con il chimico otto Hahn, con cui cominciò una serie di proficui studi in fisica nucleare. Costretta a trasferirsi in Svezia per le persecuzioni naziste, si mantenne in contatto con Hahn e insieme, nel 1939, scoprirono le basi teoriche della fissione nucleare. Il Nobel per la scoperta venne riconosciuto solo ad Hahn, che la nominò però 9 volte nel suo discorso di ringraziamento. Da convinta pacifista, si rifiutò più volte di prestare le sue conoscenze agli studi per la costruzione della bomba atomica.

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Essere diversi è bello

Le favole sono dei racconti surreali, ma non troppo. Essere diversi è bello anche se talvolta molto difficile. Il “Brutto anatroccolo” di Hans Christian Andersen parla di questo.

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Ho dedicato a questa storia magica, ma tanto attuale una serie di 6 illustrazioni inedite realizzate con le tecniche miste a base di acquerello.

Prossima fermata la fantasia

Le opere inedite sono state presentate per la prima volta alla mostra collettiva “Viaggio nella fantasia” a presso la biblioteca di Pianezza (TO) in via G. Matteotti 3.
Questa serie mi vede nella insolita veste di illustratrice, ma non rinuncio alle citazioni di surrealismo.

Dall’uovo al cigno

Ecco tutte i 6 illustrazioni. Secondo te quale mancava alla mostra di Pianezza?

Come allora oggi ciò che è diverso è spesso temuto, deriso ed evitato. La serie è nata soprattutto per dare la voce a ciò che prova chi, come me, si sente fuori dal mondo come se parlasse una lingua diversa.
Vi presento le illustrazioni realizzate tutte in formato 40×50 e 50×40 cm su carta grezza con utilizzo di acquerello, china, matite e pastelli.

Opera mancante dalla serie sul brutto anatroccolo alla mostra di Pianezza

Celo, celo… manca!

Se hai guardato con attenzione la foto della sala avrai notato che proprio questa opera mancava non è stata esposta alla mostra a Pianezza

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Collezione Art2wear Mix & Match

Le giornate sono ancora calde, l’umore è ancora alto. E’ il momento giugno per un guardaroba autunnale, ma non troppo. Collezione Art2wear Mix & Match, la collezione che parla il piemontese.

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I capi colorati, ironici e funzionali danno il meglio di sé sugli sfondi che raccontano il capoluogo piemontese nel dialetto locale. Le illustrazioni sono state realizzate durante Eurovision 2022.

Un po’ di storia

Il piemontese (nome nativo piemontèis, [pjemʊŋˈtɛi̯z]) è una lingua gallo-italica. Nonostante venisse sovente associato all’italiano e al francese, per via della posizione geo-storica del Piemonte, il piemontese è la lingua di raccordo tra il lombardo e l’occitano ed è parte della memoria storica della colonizzazione gringa della pampa argentina. Il piemontese è riconosciuto fra le lingue minoritarie europee dal 1981 ed è censito dall’UNESCO tra le lingue meritevoli di tutela. Il 15 dicembre 1999 il Consiglio regionale del Piemonte ha ufficialmente riconosciuto il piemontese e nel 2015 ha attivato la versione in piemontese del proprio sito ufficiale.

Lavori in corso

a collezione deve il suo nome al mood che si risperava durante Eurovision: mescolare, contaminare abbinare, contrapporre ed unire. Tutto dalla in tutto dalla scelta dei tessuti ai colori e fantasie.

Torino da visitare

Abito bi-color in tessuto di cotone bianco e blu stampato sullo sfondo del Mote dei cappuccini. Il Monte dei Cappuccini è una collina di 325 m, su di esso, si erge il convento e la chiesa di Santa Maria al Monte, affidato ai frati Cappuccini, da cui il nome.

Spolverino in jeans azzurro impreziosito dai dettagli in pizzo sulle tasche, le maniche svasate e la cintura da utilizzare per dare un tocco di sobria eleganza.  Per lo sfondo ho scelto il castello di Valentino. Acquistato da Emanuele Filiberto di Savoia nel 1564, il Castello deve il suo nome alla regione, denominata «Vallantinum» causa territorio segnato dalla presenza di una valle solcata da un corso d’acqua, la bealera del Valentino che tuttora scorre interrata.

Gonna in cotone color amaranto non passa inosservata. Ecco perché ho scelto come la Mole Antonelliana chiamata dai veri torinesi “La Mole”. Il nome significa “edificio monumentale” e deriva dal fatto che, in passato, fu la costruzione in muratura più alta del mondo dal 1889 al 1908. Per anni fu l’edificio più alto di Torino, ma oggi, dopo la costruzione di altre due grattacieli, resta l’edificio più alto del solo profilo centrale urbano della città. Dal 2000 ospita il Museo nazionale del cinema al suo interno.

Torino da mangiare

Completo di tessuto misto lino e cotone con stampe feline.  Per lo sfondo di questo modello ho scelto la panna cotta. Si tratta di un dolce di origine piemontese e si presuppone che risalga agli inizi del ‘900. Alcune legende circa l’invenzione della panna cotta, narrerebbero di uno chef cuneese di nome Ettore Songia a metà degli anni sessanta avrebbe messo a punto la ricetta di questo dolce.  Ad oggi la panna cotta è diffusa in tutta Italia, dove viene generalmente servita con salsa ai frutti di bosco, caramello o cioccolato.

Maglia manica corta in piquet di cotone rosso arricchita con decorazioni in madreperla sullo sfondo di gianduiotto. Giandujotto (giandojòt in piemontese) è un cioccolatino a forma di prisma a base rettangolare composto con cioccolata denominata gianduia che si produce a Torino. Solitamente è avvolto in carta dorata o argentata. Secondo alcuni il gianduiotto fu prodotto per la prima volta dalla nota società dolciaria torinese Caffarel nello storico stabilimento di Borgo San Donato e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja, da cui prende il nome, che distribuiva per le strade della città la nuova bontà.

Gonna rosa con stampe tropicali e camicia bianca sullo sfondo di bagna càuda. La bagna càuda [ˈbɑɲa ˈkɑʊ̯da], nome piemontese traducibile come “salsa calda” in italiano, è una tipica specialità gastronomica della cucina piemontese, originaria del Basso Piemonte. La leggenda vuole che il commercio delle acciughe salate fosse un modo per commerciare il sale, evitando così di pagarne gli elevati dazi: mastelli pieni di sale presentavano, al controllo dei gabellieri, nella parte superiore, uno strato di acciughe salate. L'”acciugaio” (ancióaire in lingua piemontese) era il commerciante ambulante che con il tipico carro trainato da cavalli o buoi portava le acciughe in barili.

Abito bianco in cotone e spolverino kimono in spugna azzurra con ricami in strass sullo sfondo di “savoiardi”. I savoiardi prendono il nome dalla regione storica della Savoia, sono biscotti dolci dalla consistenza molto friabile e spugnosa. La forma ricorda un grosso dito e per questa ragione in inglese vengono chiamati lady fingers (“dita di dama”). Sebbene l’origine dei savoiardi sia incerta, alcune fonti la fanno risalire a un dolce avente il medesimo impasto, il gâteau de Savoie, creato intorno alla metà del XIV secolo dallo chef di Amedeo VI di Savoia, in onore della visita dell’imperatore Carlo IV di Lussemburgo.

Torino con parole sue

Abito di cotone bianco e borsa di spugna arancione fluo arricchiti con decorazioni di paillette e perline sullo sfondo con la parola “cerea”. E’ una espressione tipicamente piemontese che non ha corrispettivi nella lingua nazionale. Era in origine una forma di saluto reverenziale. Per la teoria più accreditata il saluto piemontese deriva dall’espressione “Saluto alla Signoria Vostra”, con alterazione della parola “Signoria” che nel parlato popolare è diventata sereia, serea.

Borsa shopper in cotone denim sullo sfondo di “merenda senoira”. Si tratta di usanza tutta piemontese. Sinoira deriva da “sina”, ossia cena nel dialetto piemontese, infatti si colloca proprio tra l’orario dello spuntino pomeridiano e quello del pasto serale. In origine veniva praticata dai contadini durante le lunghe giornate di lavoro estive o nel periodo della vendemmia, quando fra le 17 e le 18 avevano bisogno di rifocillarsi per poter continuare a lavorare fino al calar del sole. Solitamente i cibi che si portavano erano dettati dalla praticità di poter essere mangiati in modo veloce senza bisogno di sedersi a tavola.

Sfoglia tutti i look della collezione

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