Matite in viaggio 2022

La 12^ edizione di Matite in viaggio 2022 “Carnets Disegni Parole” come dalla tradizione viene ospitata nelle sale espositive al 3° piano del Centro Culturale Candiani di Mestre (piazzale Candiani 7, Venezia-Mestre).

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dal 20 ottobre al 6 novembre
orari mostra: giovedì e venerdì 16.00 – 20.00
sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 16.00 – 20.00
Ingresso libero

Perché matite e perché in viaggio?

Il disegno è stato per secoli l’esclusivo mezzo di documentazione visiva della realtà e come tale divenne lo strumento attraverso il quale esploratori, viaggiatori, studiosi fermarono sulla carta visioni ed esperienze, con precisione quasi calligrafica o con impeto di visionarietà.
I viaggi nei secoli scorsi duravano mesi, anni, a volte una vita ed a volte costavano la vita stessa. Epiche avventure studiate, sognate e preparate a lungo da eruditi e avventurieri, da mercanti e missionari, da gente comune ed esploratori.

Il taccuino per gli schizzi e gli appunti grafici in taluni casi diveniva allora lo strumento stesso attraverso il quale interiorizzare e rielaborare l’esperienza, fissandone la memoria. Originalissimo modo di rappresentare il mondo, perché filtrato dagli occhi dell’autore, attraverso la propria cultura.

Si parte da qui

Le betulle mi accompagnano da sempre. Da quando mi ricordo loro ci sono sempre state. Sono tra gli alberi più diffusi delle pianure est europee e ne ho ritratte tantissime nel corso del viaggio al mio paese natale in autunno del 2021. Poi sono successe tante cose e tante ne devono ancora succedere… Credo fermamente di poterle rivedere presto.

Chi dorme non piglia pesci

La preparazione di una collettiva non è uno scherzo. Tra l’idea, selezione delle opere ed allestimento passano dei mesi. Una volta che ho ricevuto la lieta notizia che sono stata selezionata lo sketchbook andava preparato con i segnalibri per distinguere le opere da esporre, imballato ed infine spedito.

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Vero volto di Mosca

Quando vado a Mosca e mi chiedono se visito Cremlino rispondo “Piazza Rossa? No, grazie!”. La città natale lontana dalle luci della ribalta del centro storico, Bolshoy e City. Il vero volto di Mosca è là dove dalle finestre degli appartamenti creati da edilizia popolare si vedono i paesaggi urbani post-industriali sulle sponde di fiume Moscova.

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A quella città dal cuore coraggioso e ribelle dedico lo sketchbook ricavato da un agenda vuota del 1995 trovata tra le cose di mio padre mancato lo scorso aprile.

Lontano dai luoghi comuni

Quando dico “Mosca” nella tua mente probabilmente si presenta… no, non dirmi la rivoluzione russa, perché non ci credi neanche tu… probabilmente il tuo subconscio tira fuori una immagine di repertorio della Piazza Rossa, Cremlino o cattedrale di San Basilio. Al contrario da quanto si pensa è questo il tipico paesaggio moscovita:

Le antiche chiese in mezzo ai grattaceli, impianti industriali in disuso e linee ad alta tensione. Mosca è come un collage colorato composto da oltre 12 milioni di abitanti.

Dacia

No, non si tratta di un sotto marchio di Renault! Gli abitanti delle città russe chiamano così la seconda casa in campagna.
In russo arcaico, la parola dača significa qualcosa di dato ed è affine al latino data. Le prime dacie nascono con Pietro il Grande. Inizialmente erano casette estive site in campagna che venivano date ai vassalli leali dallo zar. Poi lo zar è stato sostituito dal partito comunista, ma le dacie sono rimaste.
Ecco d’intorni della dacia dei miei genitori nei colori del foliage autunnale delle betulle, aceri e querce.

Spirito moscovito in un piatto

Le ciotole, piatti, piattini e vassoi, le cucine russe ne sono ricche ed il loro contenuto racconta molto degli abitanti della casa. Basta dare un occhiata per scoprire i loro gusti ed abitudini. Ecco le nature morte disegnate dal vero ovunque in campagna, nelle case di amici e nella mia casa natale a Mosca.

Moskva-City. Uno sguardo dal finestrino è sufficiente

Questo quartiere tra le più giovani ed ambiziosi della capitale russa. Lo vedo dal finestrino del taxi mentre vado o torno dall’aeroporto Sheremetievo. A meno di 5 km dalla Piazza Rossa nel quartiere Presnenskij svetta Moscow International Business Center o MIBC, conosciuto anche come Moskva-City o Crystal Island. E’ un quartiere d’affari tutto in vetro ed acciaio che con i suoi 15 grattacieli è il più grande del continente. Qui troverete le sedi delle banche, giganti del web come Mail.ru e Yandex, lussuosi ristoranti ed abitazioni. L’unica cosa che non troverete è il vero spirito moscovita.

Luoghi da selfy

Come non dare un occhiata ai luoghi stravisti nei film e documentari! Se sei per la prima volta a Mosca, passa una giornata tra i posti “instagrammabili” come la Piazza Rossa, Cremlino e Tverskaya. Scatta un sacco di selfy da postare con hashtag “iocero” con Bolshoi, Catedrale di San Basilio, Cremino, Torre televisiva Ostankino. Ora puoi dire con l’area da intenditore “dal vivo è più basso/ rosso / affollato…” .

Assistenti di volo prepararsi al decollo

E’ ora di partire. Il viaggio richiede un giorno intero. La maggior parte di tempo si passa in attesa. Attesa è ovunque: al controllo dei passaporti, al check-in, nella zona dell’imbarco, in volo e al ricevimento bagagli… In questi frangenti per passare tempo e smorzare l’ansia disegno il caotico mondo dell’aerostazione. Ecco il piazzale di Aeroporto Sheremetievo pieno dei velivoli con la bandiera russa dipinta sulla coda. Un enorme Boing 777 è trainato dal minuscolo carrello a prendere posto nella coda per il decollo, il piccolo A-320 invece parcheggia da solo nell’area di imbarco. La gente con e senza mascherina, termometri e controlli contactless sono tutti i segni del nostro tempo. D’altronde, siamo in piena pandemia da COVID-19.

A proposito, dato che agli imbarchi sono molto fiscali consiglio di prenotare il tampone anti COVID presso il centro all’aeroporto. Così risparmierai tempo e soldi.
Ora si decolla. Devo spegnere il cellulare. Al prossimo viaggio!

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