Mostra Figure di Donne

La Mostra Figure di Donne accoglie una serie inedita dei ritratti realizzati con caffe, succhi di frutta e cioccolato.

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Le opere fanno parte del progetto “Diversamente acquerello”  dedicate alle donne che pur avendo contribuito allo sviluppo delle scienze sono rimaste sconosciute a causa delle discriminazioni del genere.

Conosciamole tutte

Arete di Cirene (vino rosso su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

Figlia di Aristippo di Cirene, che fu studente di Socrate stesso e compagno di Platone. Arete crescendo si trovò a stretto contatto con il mondo filosofico platonico. Suo padre fondò una scuola filosofica a Cirene, di cui la figlia divenne capo dopo la sua morte. Nel frattempo però viaggiò per diverse città greche, insegnando filosofia, specialmente applicata all’edonismo, e il modo di gestire le emozioni. Sappiamo che fu molto conosciuta e citata da filosofi dell’epoca, avendo scritto circa 40 libri. Si dice che abbia avuto a sua volta 110 filosofi discepoli nella vita, ma purtroppo nemmeno uno dei suoi scritti è sopravvissuto ad oggi.

Geneviève Thiroux d’Arconville (succo di mirtilli neri su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

Autrice di romanzi, traduttrice e chimica, Geneviève aveva studiato una materia che potrebbe sembrarci a dir poco inconsueta persino oggi, figuriamoci all’epoca: la putrefazione. Studiava infatti il modo in cui piante e animali iniziavano a decomporsi. Prese il suo lavoro estremamente sul serio, conducendo oltre 300 diversi esperimenti, pubblicando tutto in maniera anonima. Per 10 anni condusse una miriade di test su come poter ritardare la decomposizione del cibo, per esempio, cercando di capire quale potesse essere il modo migliore per proteggere il cibo da questo processo.

Susan Jocelyn Bell (caffe su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

L’unica del quintetto ancora in vita, l’astrofisica britannica Susan Jocelyn Bell è la scopritrice della prima pulsar. Dopo il dottorato all’Università di Cambridge, lavorò insieme all’astronomo inglese Antony Hewish alla costruzione di un radiotelescopio per lo studio dei quasar da poco scoperti. Fu ascoltando il rumore di fondo nelle registrazioni dell’osservatorio che si accorse di un segnale che pulsava regolarmente, una sorgente che sarebbe in seguito stata identificata come stella di neutroni. Il Nobel per la scoperta andò però, nel 1974, solo ad Hewish («gli studenti non vincono il Premio Nobel» avrebbe commentato con rammarico la scienziata). Il ritratto è ispirato ad una foto del  1968 davanti al Mullard Observatory (Cambridge), nell’anno della scoperta.

Rosalind Franklin (cioccolato amaro su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

La chimica e fisica britannica Rosalind Franklin, le cui ricerche furono di vitale importanza per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA. A lei si deve la messa a punto di una tecnica che utilizzava i raggi X per realizzare fotografie ad altissima definizione delle molecole viventi e non, un metodo che si rivelò di vitale importanza per gli studi sulla struttura dei singoli filamenti genetici. I dati dei suoi lavori finirono però nelle mani di James Watson e Francis Crick, scienziati di un laboratorio rivale che – sfruttando il lavoro non riconosciuto della donna – si aggiudicarono, insieme a Wilkins, ex collega della Franklin, il Nobel per la Medicina.

Lise Meitner (caffe su carta grezza, 20×30 cm, 2023)

Oltre che con il sessismo, Lise Meitner, fisica austriaca di origini ebraiche, dovette combattere anche con l’antisemitismo. Conoscente di Albert Einstein e Marie Curie, lavorò per tre anni, non pagata, come assistente del fisico Max Planck e instaurò una collaborazione – che sarebbe durata 30 anni – con il chimico otto Hahn, con cui cominciò una serie di proficui studi in fisica nucleare. Costretta a trasferirsi in Svezia per le persecuzioni naziste, si mantenne in contatto con Hahn e insieme, nel 1939, scoprirono le basi teoriche della fissione nucleare. Il Nobel per la scoperta venne riconosciuto solo ad Hahn, che la nominò però 9 volte nel suo discorso di ringraziamento. Da convinta pacifista, si rifiutò più volte di prestare le sue conoscenze agli studi per la costruzione della bomba atomica.

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