Yulia A Korneva for the 100 day project 2020

The 100 day project 2020 dal 7 aprile.

Dal 7 aprile 2020 i creativi da tutto il mondo esploreranno i confini della loro arte nell’ambito di “the 100 days project”. L’obiettivo è quello di dedicare almeno 15 minuti al giorno per 100 giorni consecutivi ad un progetto in qualsiasi campo creativo.

Yulia A Korneva for the 100 day project 2020

Dopo l’edizione del 2019 che mi ha portato il concept per Paratissima 15 ritorno con gioia a dedicarmi al lato meno commerciale della mia arte. Quest’anno continuo la ricerca introspettiva per tentare di capire ciò che vorrei diventare.

Una parte, spero minima, di questi cento giorni coinciderà con la quarantena per COVID-19, un periodo particolare e complicato. In quei giorni sarò a casa come la maggior parte degli italiani. Mi concederò del tempo prezioso per scavare dentro il mio passato vicino e lontano ciò che mi ha portata ad amare così tanto le atmosfere sospese, oniriche e talvolta inquietanti del surrealismo.

Tenterò di riportare alla luce attraverso le immagini tutto ciò che mi è rimasto impresso. E’ un punto di partenza, un inizio. Unisciti a me questo viaggio sui miei account social FaceBook Twitter, Instagram, Tumbler

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one week 100 people 2020

One week 100 people 2020. 9-13 marzo

One week 100 people 2020. 9-13 marzo mi ricorderò bene queste date. Come disegnare 100 persone in una settimana durante la quarantena? Vi racconto la mia storia.

Hai mai provato a ritrarre 100 persone in 1 settimana? Io sì. Nel 2020 per quarta volta ho preso parte alla “caccia” al ritratto veloce che si è svolta dal 9 al 13 marzo. Questa volta avevo dei seri dubbi di farcela. Il coronavirus ha confinato tutti in casa.

one week 100 people 2020
One week 100 people 2020. 9-13 marzo Alcune delle 100 persone disegnate durante la quarantena

8 marzo. Ricomincio da zero. Come da tradizione il primo ritratto della serie “one week 100 people” è il mio autoritratto. A differenza dalle altre volte il giorno prima ho disegnato un autoritratto “non ufficiale”. Mi è sembrato giusto definirlo come “numero zero”. Esprime come non vorrei mai sentirmi.

Autoritratto zero ed autoritratto uno

9 marzo. Quarantena -1.  Il primo giorno della maratona. Volti preoccupati delle mie colleghe in sala mensa il giorno prima dell’inizio della quarantena per COVID-19. Negli uffici ci stiamo preparando a “levare le tende” e sparpagliarci per le case con il telelavoro.

10 marzo. #iorestoacasa. Il primo giorno del così detto smart-working ed il secondo della maratona. Disegno i miei compagni dei “domiciliari”, la mia famiglia, e poi chiunque passi nel raggio del visibile. Del fattorino visto dal balcone ho fatto ben 6 pose veloci!

11 marzo. Tanti auguri a me! è il giorno del mio compleanno ed il terzo giorno della maratona “one week 100 people”. Disegno solo me, mia mamma e la prima foto che vedo sul sito di ANSA alle 21 in punto.

12 e 13 marzo. Sul traguardo. Ci mancava pure il venerdì 13! Nonostante tutto finisco le mie 100 persone. Ogni occasione è buona per disegnare: in coda al supermercato (rigorosamente a distanza di sicurezza), per strada, durante i flash mob quando si canta, si suona e si balla sui balconi. Italia vuole crederci e vuole farcela.

Il ritratto numero 100 è il mio autoritratto sullo sfondo azzurro come il simbolo della speranza.

Il 10 maggio 2020 il primo e più duro lockdown è finito, ma nulla è stato come prima…

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